Storia e luoghi d'interesse
Comune della provincia di Novara, affacciato sulla sponda piemontese del Lago Maggiore.
Fanno parte del territorio comunale le frazioni di Solcio situata in riva al Lago, tra Meina e Lesa e le frazioni collinari, Calogna e Comnago, sui colli circostanti.
STORIA
Sia i reperti archeologici rinvenuti nel XIX secolo, oggi scomparsi o dispersi, che i toponimi di chiara origine celtica e romana fanno pensare ad un'origine molto antica.
Da Lesa, in epoca romana, passava la via Severiana Augusta, strada romana consolare che congiungeva Mediolanum (la moderna Milano) al Verbannus Lacus (il Lago Verbano, ovvero il Lago Maggiore) e da qui al passo del Sempione (in latino Summo Plano).
La più antica citazione di Lesa compare in un documento del 998. Pochi anni dopo, nel 1014, l'imperatore Enrico II dona il borgo di Lesa alle religiose del monastero di San Felice di Pavia.
Dal 1199 Lexia è il centro amministrativo del Vergante sotto gli arcivescovi di Milano e in seguito dei Borromeo, sede del Castellano del Vergante e poi di un Podestà fino all'inizio del secolo scorso, pur avendo perso già dalla fine del medioevo gran parte della sua importanza economica e politica.
Nel 1748, con il trattato di Aquisgrana che pone fine alla guerra di successione austriaca, Carlo Emanuele III di Savoia ottiene l'alto novarese che entra così nel Regno di Sardegna.
Alla fine del XVIII secolo la Comunità del Vergante si dissolve sotto l'incalzare delle armate napoleoniche e del nuovo ordine europeo. Dal 1805 Lesa è nel Dipartimento dell'Agogna, parte del Regno d'Italia napoleonico.
Alla caduta di Napoleone, come tutto il Vergante, nel 1815 Lesa torna al Regno di Sardegna e quindi, nel 1861, del Regno d'Italia.
LUOGHI D’INTERESSE
- CHIESA DI SAN ROCCO: situata nella frazione di Solcio, è stata fatta costruire in forme neoclassiche nella prima metà del XIX secolo, con affreschi nei pennacchi della cupola.
- MUSEO MANZONIANO: a Palazzo Stampa, villa in stile neoclassico in cui soggiornò con la seconda moglie Alessandro Manzoni, si può visitare la Sala Manzoniana dove sono raccolti libri, manoscritti e pergamene che riguardano la vita e le opere dello scrittore.
Alcune bacheche espongono lettere e trattati del filosofo Antonio Rosmini oltre a cimeli e manoscritti dello scrittore Giulio Carcano, amico di Manzoni.
- VILLA CORRENTI-CAMPARI: con grande parco e approdo privato, fu fatta costruire alla fine del XIX secolo.
- VILLA CAVALLINI: al suo interno, tra le varie decorazioni si trova un affresco rappresentante Fanciulle danzanti in una scena di paesaggio di questa stessa località.
- CASTELLO FLORIO: con grande parco, fu costruito agli inizi del XIX secolo con l’intento di riprodurre le strutture dei castelli medievali.