logo

Cannobio

 

Informazioni e luoghi d'interesse

È un comune frontaliero con la Svizzera, situato sulla riva nord-occidentale del Lago Maggiore e allo sbocco della Valle Cannobina.
Borgo antichissimo, all’interno di un meraviglioso scenario lacustre e montano. Il clima è caratterizzato da inverni miti ed estati poco afose e ventilate. Vegetazione ricca e varia, con fioriture primaverili di mimose, rododendri, azalee e camelie.
Il centro abitato si affaccia sul Lago Maggiore ed è separato dalla sua frazione principale, Traffiume, dal torrente Cannobino che nasce nell’alta valle omonima sfociando nel lago.

 

 

STORIA
 

Non esistono notizie sicure sull'origine di Cannobio, che comunque può essere ritenuta molto antica come dimostrato da alcune sepolture a incinerazione, forse di epoca preromana, tornate alla luce tra il XVI e il XVII secolo nei pressi dell'attuale via Campo Rezio.
Dopo la sottomissione delle popolazioni alpine al diretto dominio di Roma, avvenuta sotto l'impero di Augusto, l'abitato doveva rivestire un notevole interesse commerciale e strategico, data la sua posizione geografica; di questo periodo rimangono come testimonianza due sarcofagi di serizzo del I-II secolo d.C., conservati nel porticato del Palazzo della Ragione.
La prima sicura attestazione documentaria di Cannobio risale al 909 quando risulta essere la sede di una "curtis" regia. L'età medievale conosce un notevole sviluppo delle attività manifatturiere, come la lavorazione della lana e, successivamente, anche delle pelli, cui si aggiungeva il commercio del legname proveniente dalla Valle Cannobina.
Nel campo religioso Cannobio apparteneva all'arcidiocesi di Milano; la persistenza dei legami storici con il capoluogo lombardo è testimoniata dal rito ambrosiano, rimasto in vigore anche dopo il passaggio sotto l'autorità del vescovo di Novara (1817). La sua pieve comprendeva tutta la Valle Cannobina, Cannero, Brissago e varie terre sulla sponda orientale del lago.
L'autonomia della comunità di Cannobio e della Valle ebbe termine nel 1342, con la sottomissione spontanea a Luchino e a Giovanni Visconti, signori di Milano. Da allora le sue vicende politico-amministrative rimasero strettamente connesse a quelle del Ducato milanese: dal passaggio sotto la signoria degli Sforza (1450) alla lunga dominazione spagnola (1535-1714), seguita dal governo riformatore di Maria Teresa d'Austria fino al 1748, quando avvenne il passaggio dell'alto Novarese al Regno di Sardegna.
Momenti notevoli si ebbero in età risorgimentale: l'efficace difesa dell'abitato da un attacco austriaco via lago (27-28 maggio 1859) e la visita di Giuseppe Garibaldi nel 1862.
L'apertura della strada litoranea da Intra al confine svizzero (1863) creò le condizioni favorevoli per l'avvio di una produzione di tipo industriale, che si tradusse nell'insediamento di un grande setificio.
Nel 1927 il Comune di Cannobio estese il territorio di propria competenza con l'accorpamento di alcune piccole entità amministrative limitrofe (Traffiume, S. Agata, S. Bartolomeo Valmara).
Nel secondo dopoguerra il tessuto socioeconomico di Cannobio ha conosciuto profonde trasformazioni, collegate da un lato allo sviluppo del settore turistico, dall'altro all'incremento dei flussi del lavoro frontaliero verso la vicina Svizzera.

 

 

LUOGHI D’INTERESSE
 

- nel CENTRO STORICO si trovano numerose testimonianze architettoniche: dal nucleo trecentesco della TORRE CAMPANARIA, costruzione romanica del XII secolo, e del PALAZZO DELLA REGIONE, edificato nel 1291 dal Podestà Ugolino Mandello.
 

- SANTUARIO DELLA SANTISSIMA PIETA’: costruito da San Carlo Borromeo nel 1583. Dal 1575 al 1614 si lavorò per l’edificazione della struttura, che poi lungo il 1600 fu arricchita di stucchi, affreschi e tele.
La facciata è opera di un rifacimento del 1909 dove spicca un bronzo che riproduce un dipinto su pergamena raffigurante una Pietà, con Cristo tra Maria e Giovanni Evangelista, che si trova all’interno di una nicchia dell’altare maggiore. La leggenda narra che nei primi di gennaio del 1522 la pergamena avrebbe sanguinato dalle ferite di Gesù e che una costola, proporzionata al Cristo del dipinto, sarebbe caduta e oggi si trova in un reliquario custodito nel santuario.
L’interno è composto da una sola navata con una sfarzosa decorazione barocca.
 

- COLLEGIATA DI SAN VITTORE: chiesa austera della metà del Settecento (1749), rifacimento di un’antichissima chiesa.
Notevole e imponente l’interno a navata unica sulla quale si affacciano numerose cappelle. In controfacciata degno di nota l’organo costruito nel 1837.
 

- ORATORIO DI SANTA MARTA: costruzione del 1581, con altare interamente dorato.
 

- LUNGOLAGO: ha caratteristiche uniche rispetto agli altri comuni rivieraschi, è infatti caratterizzato dalla presenza di un fronte di edifici, nella parte centrale che fronteggia il porto, con facciate cinque seicentesche con porticati.
 

- PARCO LIDO: bella passeggiata che costeggia il torrente Cannobino fino al ponte Ballerino e poi all’Orrido di S. Anna, uno degli scorci più caratteristici.

 

 

DINTORNI
 

Appena fuori Cannobio, verso Verbania, ecco Carmine, piccola frazione, da cui, in pochi minuti, a piedi, si raggiunge la borgata medievale di Carmine Superiore, villaggio abbarbicato sulla roccia.
In direzione della Svizzera, a soli 2 km, una strada porta a S. Agata, splendido balcone del Lago Maggiore.
Prima del confine italo-svizzero si trova S. Bartolomeo, piccolo alpeggio raggiungibile a piedi dove si trova anche un antico torchio.
Nell’immediato retroterra si apre la VALLE CANNOBINA con imponenti cime, irte e selvagge.

trarego sentiero arte (20).jpegcannobio.jpegcannobio santuario della santissima pietà.jpegcannobio (13).jpegcannobio (12).jpegcannobio (11).jpegcannobio (10).jpegcannobio (9).jpegcannobio (8).jpegcannobio (7).jpegcannobio (6).jpegcannobio (5).jpegcannobio (3).jpeg